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Rocchino ARMENTO nasce a Tricarico, l'8/10/1933, in via Monte,74,da Michele e da Teresa Capobianco. Trascorre un'infanzia felice, nonostante il triste periodo bellico; è il beniamino della famiglia; è bravo a scuola e vuole diventare qualcuno. Entra in seminario a Potenza per farsi prete; continua gli studi ginnasiali e liceali nel Seminario di Salerno, ma li abbandona al terzo anno di corso per motivi di salute e perché la sua vocazione al sacerdozio è venuta meno: <Sono stati degli studi classici rigorosi…ma inservibili>, dirà spesso, dopo.
La famiglia è colpita da lutti e scomparse improvvise e muore pure nel 1958, a soli 52 anni, la madre. È impiegato per lavori saltuari al Comune, ma non vuole fare la trafila e nel 1961 decide di prendere la strada della Svizzera, ma per i suoi studi e per il timore di attività sovversive, non viene assunto nella Landis di Zug, dove lavora già la sorella Cristina e numerosi compaesani. E dovrà, volente o nolente, accettare di essere operaio in una fabbrichetta di carrozzine. Rocchino lavora con accanimento per mettere da parte un pò di soldi, sino al 1967, poi per un grave incidente abbandona la Svizzera e rientra in Italia. L'ambiente è cambiato; il padre è pure scomparso nel 1964, a 59 anni logorato da un'attività faticosa e gravemente addolorato per la partenza dei figli in Svizzera. A casa non rimarrà quasi nessuno, Antonietta parte nel 68 per Parigi, per migliorare e perfezionare le sue conoscenze linguistiche e Domenico è a Lecce per i suoi Studi al Liceo Artistico.
Rocchino decide di presentarsi come privatista per il diploma di licenza di Scuola Media, titolo indispensabile per poter essere assunto nell'amministrazione pubblica e dal 1976, quando c'è il boom delle assunzioni del personale di segreteria, viene nominato magazziniere sino al 1983, presso I.T.I.S. “G.Guarella" di Torino . Quivi fa l'animatore del Centro Culturale e Ricreativo “ Rocco Scotellaro “, suo compaesano e parente, sindaco di Tricarico e poeta della libertà contadina.
La Scuola gli pubblica la sua prima raccolta poetica “SILBER FLUSS“ – FIUME D'ARGENTO, nel 1983. Ritorna per motivi di famiglia di nuovo a Tricarico, dopo il sisma dell'80 è a Ferrandina e dal 1991 a Matera. Pubblica nel 1993, a Potenza, la sua seconda ed importante raccolta : LUCCIOLE E LOTO con la quale s'impone di diritto all'attenzione di un pubblico ristretto. Dopo un breve soggiorno in provincia di Forlì rientra nel capoluogo nel 1998 e si ritira in pensione, perché vuole dedicarsi completamente alle sue opere, ma si spegne in ospedale, a fine millennio, il 14 dicembre 1999, circondato dall'affetto dei suoi cari. |
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