SILBER FLUSS - FIUME D'ARGENTO


MASCHERE

Siamo ancora a dare vita e doni

Gioia in cambio di amarezza

Tanto della nostalgia del Sud.

Gente sana venuta di lontano:

Per darvi leggerezza al cuore,

Appiattito da soldi e timori

Dall’imbecillità della ragione,

Al suono di lunghe campane

 

Ed eravamo uno stesso comune

 

Un solo emblema, un solo padrone.                     

Non vi dobbiamo più niente ,

Quello che c’era rimasto,

 Ha un nome di croci e di morti.

Mai stanchi di creare portiamo

Piccole gioie di un giorno sereno,

Quando ridevamo ai potenti 

I nostri i vostri padroni

Nel fragore dei saturnali.

Uomini, bandiere di colori,

Campane senza croci ,

Gli armenti ritornano ai lidi

Guardando il monte che imbianca

Pensando alla primavera.

Rocco Armento
Torino - Febbraio 1982

da FIUME D'ARGENTO

 

 

 

Immagine3

                                    Domenico Armento

Hanno Detto

 

 

Le parole di Rocco sono parlate prima che scritte, il loro rumore salta tra i denti e ne esce isolato quasi disarticolato: sulla stessa linea dell'occhio e della mente e nei momenti in cui il cuore si ferma nel ricordo penoso la scrittura diventa silenziosa e sommessa come un treno che scorre nella notte.

 

prof. Alfredo Iannuario

 

 

Scrivere serve a Rocco per capirsi, per esorcizzare, nella invenzione linguistica, sensazioni, delusioni, rabbia

 

prof,ssa Maria Luisa Iori



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